I dati forniti dall’ufficio tecnico ricostruzione evidenziano che, senza convenzioni esterne ed in sinergia con le due commissioni consiliari preposte sono stati espressi 60 pareri, erogati 20 nuovi buoni contributo, istruite 30 varianti e 10 esami prioritari, richiedendo 15 integrazioni a fronte dei 31 pareri emessi nel 2002, dei 48 nel 2003 e nel 2004 e dei 25 del 2005.

Il risultato della somma dei 44 buoni contributo emessi, dei 53 stati di avanzamento e dei 19 rimborsi IVA è pari a 1.902.259,00 euro a fronte dei 772.034,00 euro del 2002, 1.121.666,00 euro del 2003, 683.439,00 euro del 2004 e 460.492,00 euro del 2005. Un bilancio positivo per garantire il “diritto” alla ricostruzione ai cittadini e l’impegno al completamento in tempi certi sul patrimonio di edilizia abitativa privata e pubblica. Dopo 27 anni non si elemosinano contributi, ma si chiede al governo di scrivere la parola fine sulle ricostruzioni post-sisma autorizzando la Regione a contrarre mutui quindicennali. Il sisma dell’80 ha prodotto danni ingenti nella nostra Regione riconosciuta ad alto rischio sismico per la maggior parte del territorio . La legge 219 dell’81 dichiarava l’opera di ricostruzione di “pregnante interesse nazionale” e la legge 32 del ’92 ne ha mediamente consentito la ricostruzione con i riparti finanziari ricavati da mutui autorizzati e mirati alle Regioni coinvolte. Dalla ricognizione ministeriale dello scorso anno è stato accertato che il fabbisogno per la Basilicata è pari a 600 milioni di euro. La finalità della legge regionale n°18 dello scorso ottobre è di rendere più fluida la spesa ed accelerare il processo ricostruttivo, consentendo poteri sostitutivi ai Comuni anche dirimenti verso i frenanti ed annosi contenziosi in comparti condominiali fra privati.

L'Assessore ai LL.PP. e Ricostruzione

Maria Michela PINTO