Rionero in Vulture 03 giugno 2008 alle 17:20:00
LOTTA AL RANDAGISMO E CONTROLLO NASCITE ANIMALI DI AFFEZIONE.
Ordinanza N. 42 del 03/06/2008
LOTTA AL RANDAGISMO E CONTROLLO NASCITE ANIMALI DI AFFEZIONE
IL SINDACO
Preso atto del persistere del fenomeno degli abbandoni di cani nell'ambito e nell'agro del Comune di Rionero in Vulture e delle conseguenti implicazioni di ordine igienico sanitario e sociale.
Richiamato il contenuto delle leggi in materia di animali di affezioni e prevenzione del randagismo (Legge 14 agosto 1991 n.281 e Legge Regionale n.6 del 25.01.1993), che prevedono per i cani vaganti ritrovati o catturati il ricovero in Canili Sanitari per un periodo massimo di 30 gg. e successivamente nei canili rifugio, vietandone tassativamente la soppressione.
Vista la circolare n.5 del 14/05/2001 del ministero della sanità che istituisce il cosiddetto “cane di quartiere” e precisamente trattasi di cani randagi che devono essere catturati, anagrafati, sterilizzati e reimmessi nello stesso territorio dal quale sono stai prelevati,con l'obiettivo che detti cani hanno la possibilità di sopravvivere, in relazione alla loro notevole capacità di adattamento e considerato il fatto che la gente del quartiere, non dovendosi attribuire l'onere della responsabilità della proprietà del cane, si adopererà per procurare al tradizionale amico dell'uomo i parametri minimi di convivenza, alimenti e alloggio di fortuna.
Considerato che spetta al Comune di porre in atto tutti i necessari strumenti atti a salvaguardare la salute degli animali di affezione vaganti sul territorio Comunale nonché la salute pubblica.
Considerato che il Comune ha una struttura di ricovero cani in località Pesco già satura per la presenza di circa 230 cani attualmente ricoverati gestita per convenzione dalla Associazione A.N.P.A.N.A., e nonostante tanti cani ricoverati nella struttura citata, dai cittadini arrivano continue segnalazioni di presenza di cani randagi con a seguito cuccioli, che sono causa di problemi di ordine pubblico.
Viste anche le segnalazioni datate 08-02-2007 e 17-06-2007 ricevute dal Servizio Veterinario ASL che pone il problema dei cani randagi come “emergenza sanitaria”.
Constatato che la specifica situazione locale è tale da giustificare l'emanazione di apposita Ordinanza Sindacale contigibile ed urgente riferita alla situazione di un programma ordinario articolato di lotta e prevenzione del randagismo, in cui si prevede il censimento della popolazione canina, l'iscrizione all'anagrafe canina con relativo transponder, interventi di sterilizzazioni di cani e gatti randagi ed infine di reimmissione sul territorio delle cagne femmine sterilizzate con l'istituzione del “cane di quartiere”.
Ricevuta la disponibilità dall'Associazione A.N.P.A.N.A., che gestisce per convenzione il ricovero dei cani randagi in località Pesco, ad adempiere alla cattura dei cani randagi vaganti sul territorio, coordinata in tale compito di individuazione dei cani da accalappiare dalla Polizia Municipale.
Sentito il Servizio Veterinario ASL, che ha assicurato, per quanto di sua competenza, per l'attuazione di tale programma straordinario, di provvedere all'anagrafe, al controllo sanitario ed all'intervento di sterilizzazione delle cagne femmine accalappiate, utilizzando l'ambulatorio mobile dell'ASL, presso il ricovero cani in località Pesco.
Considerato che, a compimento di tale programma straordinario, le cagne femmine di indole mite, accettate dalla gente, dopo la sterilizzazione ed adeguata degenza, utilizzando i nuovo box acquistati dal comune e montati nel ricovero cani in località Pesco, verranno rimesse a cura dell'Associazione A.N.P.A.N.A. Sul territorio come “cane di quartiere” dotate di un collarino di identificazione in maniera tale da contenere il fenomeno del randagismo arrestando il continuo incremento degli stessi in modo da avere la possibilità di poter gestire una popolazione di cani destinata col tempo ad una naturale progressiva diminuzione.
Atteso che il presente provvedimento ha efficacia limitata nel tempo.
Considerato altresì l'urgenza di provvedere senza ulteriori indugi.
Riconosciuta la propria competenza ex art.50 del D.Legs 267/2000 e dell'art.32 della L.833/78
O R D I N A
Per i motivi di cui in premessa che venga attuato il presente provvedimento, e precisamente:
tutti i cittadini devono iscrivere all'anagrafe canina i propri cani di proprietà presenti nel territorio di Rionero in Vulture e sottoporli ad identificazione tramite immissione di un transponder da parte del servizio Veterinario ASL per non incorrere nelle sanzioni amministrative previste per tale inadempienze;
l'associazione A.N.P.A.N.A. che gestisce il ricovero dei cani in località Pesco, effettuerà il servizio di cattura dei cani randagi presenti nel centro urbano sia nell'intero territorio comunale di Rionero in Vulture, utilizzando metodi incruenti, coordinati dalla Polizia Municipale che indirizzerà il servizio di accalappiamento prendendo in considerazione le segnalazioni dei cittadini;
le femmine accalappiate di indole mite dopo i controlli sanitari, l'identificazione anagrafica, l'intervento di sterilizzazione effettuato dal servizio veterinario ASL presso il ricovero cani in località Pesco utilizzando l'ambulatorio mobile dell'ASL, e dopo adeguato periodo di degenza nei nuovi box del ricovero in località Pesco, verranno rimesse sul territorio, con apposita Ordinanza, dopo averli dotati di un collarino di identificazione, e resteranno sotto controllo a cura dell'Associazione A.N.P.A.N.A., come “cani di quartiere.
I restanti cani accalappiati di sesso maschile e tutti i cuccioli rimarranno nel ricovero cani Comunale in località Pesco.
Per motivi di salvaguardia di salute pubblica, nelle more della definizione del progetto di realizzazione di un canile sanitario limitato nel tempo, che non dovrà essere inteso come risoluzione radicale del problema randagismo, bensì unicamente come sistema per arrestare il continuo incremento degli stessi nel territorio del Comune di Rionero in Vulture.
Rionero in Vulture, 29/05/2008
Il Sindaco
Antonio PLACIDO
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