Rionero in Vulture 09 febbraio 2009 alle 10:33:00
La legge regionale della Basilicata del 30.09.2008 nr. 23 che ha introdotto nuove modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 20 luglio 1999 nr. 19 in materia di commercio al dettaglio in sede fissa su aree pubbliche e private, credo che aiuterà molto i Comuni e le forze produttive presenti sul nostro territorio.
Nel corso del 2008, la Regione Basilicata ha approvato diverse leggi che hanno lo scopo di sostenere il sistema economico lucano a vario livello e con forme diverse di aiuto.
Ha dettato una direttrice di sviluppo chiara: far crescere i piccoli comuni, rivitalizzare la rete distributiva commerciale con particolare riferimento al ruolo delle piccole imprese ed alla tutela attiva delle botteghe storiche, dei mercati e dei contesti territoriali di interesse storico, architettonico ed archeologico, modernizzare le strutture di vendita in relazione all’evoluzione dei rapporti tra attività commerciali allo scopo di implementare la nascita di reti commerciali anche ai fini del contenimento dei prezzi e dello sviluppo delle filiere economiche. Ha introdotto delle procedure più semplificate al fine di aiutare gli imprenditori nel disbrigo delle pratiche amministrative e posto una particolare attenzione verso iniziative che abbiano il fine di tutelare il patrimonio ambientale e paesaggistico. Insomma un’idea di crescita economica globale che tiene conto delle moderne esigenze dei mercati e che mira a valorizzare i territori attraverso l’azione congiunta tra istituzioni pubbliche ed imprese, alla stregua del modello anglossassone della Governance.
(L'Assessore Comunale Giovanni Alfredo Chieppa)
Il legislatore regionale se da un lato ha creato le condizioni per pungolare positivamente l’economia , dall’altro si è preoccupato di proteggere i centri storici e la loro identità. Il futuro di una comunità lo si costruisce solo tenendo presente il passato che in sé rappresenta un giacimento di risorse culturali fatto di tradizioni, costumi e modi di essere di una comunità che difficilmente il decorso del tempo può estinguere. In sintesi, bisogna “conservare” per ricordare e trasmettere alle nuove generazioni che hanno l’obbligo di conoscere le proprie radici.
In questa logica assume rilevanza l’art. 4 della nuova legge che pone a carico dei comuni l’obbligo di inserire nei rispettivi strumenti urbanistici norme che individuino edifici da destinare ad attività commerciali e di servizio e di prevedere specifiche disposizioni a tutela del decoro e dell’arredo urbano, in modo da evitare insegne di forte impatto e cromatismi estranei al contesto storico ed architettonico del posto. Il citato articolo 4 è importante perché offre ai comuni ricadenti nei parchi nazionali e regionali, turistici e nelle città d’arte e nei comuni fino a tremila abitanti, la possibilità di approvare programmi e progetti di riqualificazione della rete commerciale in relazione ad iniziative che valorizzino i centri storici, le botteghe di un tempo ed i contenitori esistenti suscettibili di riuso per l’insediamento di nuove attività commerciali, artigianali e di servizio o per il potenziamento di quelle esistenti. La Regione Basilicata, al fine di agevolare la predisposizione dei programmi e progetti di riqualificazione di cui al menzionato art. 4, concede ai Comuni contributi fino al 75% della spesa ammissibile. E’ una norma che aiuta i piccoli commercianti e favorisce i prodotti artigianali di una volta, preservando nel contempo l’integrità del patrimonio storico, architettonico e culturale delle nostre comunità. Io credo che il comune di Rionero, essendo definito turistico dalla legge regionale del 20 luglio 1999 nr. 19, in linea con i principi sopra ricordati, sentite le associazioni di categoria e la consulta comunale del settore produttivo con la quale lavora in simbiosi, bene farebbe a preparare un progetto di riqualificazione del nostro centro storico da mettere in relazione con il Regolamento Urbanistico in itinere, il cui “leit motiv” è dato proprio dal fatto di conservare e valorizzare il centro storico ed evitare nuove zone di espansione. Gli strumenti normativi ci sono basta solo attivarli. Spetta a noi essere bravi nel cogliere le opportunità dettate dalla Regione Basilicata che ha privilegiato un’idea di sviluppo economico non disgiunta dalla necessità di tutelare i centri storici ed i nostri territori.
L'Assessore alle Attività Produttive
Avv. Giovanni Alfredo CHIEPPA
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