Rionero in Vulture 07 marzo 2012 alle 19:24:00
“Laddove le donne sono istruite ed emancipate, le economie sono più produttive e più forti. Laddove le donne sono meglio rappresentate, le società sono più pacifiche e più stabili”.
È con le parole del segretario generale dell’ONU, M. Ban ki-Moon, che auguro a tutte le donne un buon 8 marzo.
La GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE è l’occasione ideale per riflettere sui progressi compiuti sino ad oggi e sulla situazione attuale.
Non c’è alcun dubbio che grandi cose sono state realizzate. I diritti delle donne sono ormai riconosciuti come parte integrante dei diritti umani fondamentali e l’uguaglianza dei sessi così come l’autonomia delle donne sono riconosciuti come principi essenziali per ottimizzare lo sviluppo economico e sociale.
Un momento di riflessione individuale e collettivo per una celebrazione nata per la donna lavoratrice e che dal 1975 è sotto l’egida delle Nazioni Unite per ricordare il faticoso cammino compiuto dalle donne, per conquistare pari dignità e pari diritti. Ad oggi la strada è ancora lunga perchè molti sono i pregiudizi e le discriminazioni alimentati da tradizioni arcaiche che persistono in alcune parti del mondo ma anche in occidente.
Con la successiva risoluzione dell’ONU del dicembre 1977, fu istituita una “GIORNATA PER I DIRITTI DELLA DONNA E LA PACE INTERNAZIONALE” con il riconoscimento del ruolo insostituibile della donna nella costruzione della pace.
Ma c’è ancora bisogno di riflettere su problematiche che dopo tanti anni sono ancora, purtroppo, di attualità. Ogni giorno, nel mondo intero, milioni di ragazze non sono sempre scolarizzate, sopportano delle violenza fisiche e/o sessuali, sono obbligate a sposarsi o vendute come schiave. Giorno dopo giorno, i loro diritti umani fondamentali sono beffati. L’Africa, per esempio, si trova di fronte a numerose sfide: povertà, analfabetismo, violenze sessuali, alti tassi di mortalità materna e infantile, cambiamento climatico. Tutti problemi a cui devono far fronte soprattutto donne e ragazze.
Benché in questi ultimi decenni si siano registrati formidabili progressi in fatto di uguaglianza tra uomo e donna, lo sviluppo e l’attuazione delle soluzioni adottate richiedono ancora un solido impegno politico. Necessita dare forza alla voce delle donne, coinvolgerle nei processi decisionali, puntare sul raggiungimento della loro autonomia economica e politica e investire nell’istruzione delle ragazze.
Come ha dichiarato un economista della Banca Mondiale: “Investire nell’istruzione delle ragazze potrebbe essere sicuramente l’investimento più redditizio del mondo in via di sviluppo”. Infatti, l’investimento sulla condizione di donne e ragazze possiede un effetto moltiplicatore, poiché permette il miglioramento della condizione di vita delle loro famiglie, delle loro comunità e delle intere nazioni.
Da più parti le donne oggi sono sollecitate a prendere consapevolezza non solo dei traguardi raggiunti ma anche dei rischi di arretrare. La nostra voce, le nostre esperienze di vita e di lavoro possono dunque offrire modelli positivi contro stereotipi imperanti e contro il degrado sociale e morale di cui la donna, la sua immagine è vittima. Bisogna individuare adeguati strumenti per fronteggiare il potere dei media e le insidie dei tanti fuorvianti messaggi.
Molteplici sono le risorse che alimentano il nostro cammino e talento rosa. Energia e saggezza, concretezza e fantasia non ci mancano,dunque al di là della retorica delle “mimose”, questa ricorrenza va vissuta come un utile momento di incontro e riflessione, per costruire insieme, ogni giorno, un mondo più “a misura di donna”.
Maria M. PINTO
Presidente del Consiglio Comunale
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